Il ritrovamento dell’alpinista è stato fatto in due momenti distinti, quello del corpo il 03.09.2007, dalla Guida Alpina Paolo Masa; quello del cranio il 04.10.2014, sette anni dopo, dall’escursionista Roberto Ciapponi .
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Pare che non vi fosse certezza che le parti corrispondessero ad un unico individuo, eppure lo si può provare: è documentabile dal raffronto accurato delle fotografie dei due rinvenimenti ed è provato empiricamente dal ritrovamento in mie successive ricognizioni sul luogo ove giaceva il corpo, di denti. In effetti il cranio era nello stesso identico luogo, coperto dal ghiaccio, proprio sotto i piedi di coloro che hanno compiuto la prima estrazione, non potevano saperlo; sembra quasi che il ghiacciaio abbia deciso di restituire la sua memoria con i suoi tempi.
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E’ possibile distinguere dei sassi particolari, per forma e color, in una loro collocazione a triangolo; tutto è rimasto circoscritto fra loro, tranne il revolver.